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giovedì 31 marzo 2016

Condoglianze alla famiglia Barelli

La Canottieri Moltrasio è vicina alla famiglia Barelli, in particolar modo a Italo e ai ragazzi Andrea e Marta, per la perdita del padre e nonno Carlo. 
Sentite condoglianze dal consiglio e dalla società.

domenica 27 marzo 2016

Passione e risultati: buona Pasqua alla Canottieri Moltrasio

Quale miglior augurio di Pasqua e risurrezione se non un riepilogo di passioni e fatiche vissute in periodo di quaresima dai nostri vogatori? Dopo Candia infatti, nella metà di marzo, tre tappe ravvicinate per l’avvio della primavera delle primavere della Canottieri Moltrasio

Davide Tabacco pur di non deludere i suoi giovani ragazzi, il cui allenamento invernale e debutto era stato vanificato dalla nebbia piemontese, li ha portati fino a Genova dove, uno per uno, hanno sfilato in singolo recuperando quattro ori (Daniele Mondo e Diego Corradi nei cadetti, Gabriele Lucini e Giulia Clerici negli allievi C) e due argenti (Stefano Riva e Samuele Uleri nei cadetti). 

Nella stessa domenica dai ragazzi in su si giocava in casa: a Eupilio la prima regata veramente regionale con un occhio alle medaglie e un occhio a Piediluco, dove sette giorni dopo si è andati e tornati per il I Meeting Nazionale. Sul lago erbese 8 successi con 2 fuori quota: gli ori di Sara Magnaghi e Giada Colombo infatti, prima in 2- e poi in 2x, dovevano fare e dare impressione immaginando di essere già alla TRio nazionale della settimana seguente. Non è stato proprio così, la loro barca da Pusiano a Piediluco rimarrà purtroppo anonima vincitrice. 

Filippo Mondelli invece continua nella manifestazione della sua crescente coppia, singola o doppia: tra gli Under23, sua categoria, oro da solo, oro con Riccardo Coan della Lario, allenamento per trovare a Piediluco due podi nella categoria superiore (sempre in singolo e poi in doppio Elpis Genova) e il ritorno tra gli atleti di interesse nazionale in prospettiva Memorial. 

Ragazzi e Junior hanno colto le maggiori soddisfazioni in barche miste, coltivando e sfruttando amicizie sempre più profonde. Per esempio Matteo Della Valle con Edoardo Benini della VVF Tomei con cui ha colto a Pusiano un bronzo (2- Junior) e un oro (4- con anche Gavirate e Corgeno) e a Piediluco un secondo posto nella finalina sempre del due senza. 

Oppure Elisa Mondelli e Ludovica Braglia hanno incrociato, sfidato e abbracciato le loro compagne di otto lombardo e nazionale: in realtà dovrebbe essere un mezzo smacco con tutte e quattro le regate (2- e 4- con Faravelli e Cabula) dietro alle amiche rivali della Canottieri Lario però i loro sorrisi sul pontile mostrano che la forza sta nell’unione. 

Un’altra coppia inseparabile è quella tra Mattia Magnaghi e Miles Agyemang-Heard, d’oro sulle acque solcate tutti i giorni con il 4- misto Esperia e di legno in altre due occasioni. Di quarti posti Moltrasio ne ha visti parecchi a Pusiano, però alcuni sono avvio e riavvio: come per esempio il doppio ragazzi di Yuri Zerboni e Samuel Vaccani oppure quello junior di Claudia Bernasconi e Anna Morganti

Anna però in questa stagione ha iniziato molto bene insieme a Marta Barelli: per loro dopo due piazzamenti, arriva in 4x misto Lario l’oro al Meeting Nazionale. Il gemello Andrea Barelli invece ha trovato in Patrick Rocek il compagno di remi nella sua nuova categoria (in 2- Junior argento a Pusiano) mentre Martino Braglia e Ervin Bushi si sono pienamente appropriati della loro (in 2- Ragazzi oro a Pusiano e in finale al Meeting). Con loro anche Michele Piffaretti si è affacciato al gruppo dei più grandi e al lago umbro simbolo del canottaggio, garibaldino in singolo, raggiungendo le semifinali. 

Difficile passare tutte le stazioni di quella che a qualcuno può apparire una via crucis di fiacche, fatica e cadute, ma la cosa certa di questo giorno e di ogni stagione è che il premio e la ricompensa verranno per tutti, ora o più avanti.


venerdì 25 marzo 2016

Difficile crederci, però Sara puoi farlo

Il tempo di assimilare la botta, riemergere dall’apnea, far impallidire il rossore, tornare sulla strada che volevi abbandonare per sempre. A Sara Magnaghi, e a noi con lei, è servito questo tempo per capire o almeno provarci. Poco più di 7 minuti per realizzare che poco meno di 7 mesi sono stati un’illusione, la rincorsa sbagliata ad un salto già di per sé difficile. 

Alla TRio 1 di Piediluco, secondo pubblico confronto tra gli equipaggi federali, ma prima rivelazione per il due senza di Sara e Giada Colombo (SC Cernobbio) preparato in autonomia e isolamento a Pusiano, è bastata una regata e mezza per ammettere che qualcosa non è andato secondo il cronometro, secondo il fisico, secondo l’unisono di due atlete forti ma diverse. Sara e Giada hanno chiuso in ultima posizione la batteria mista di due senza, doppi e pesi leggeri, hanno perso a distanza il duello con Sara Bertolasi e Alessandra Patelli. L’infortunio di Giada e la conseguente resa già alla seconda regata di Piediluco non giustificano, non mascherano la rabbia e la delusione per un tentativo che andava fatto ma che poteva essere accantonato molto prima, quando le impressioni erano più forti delle scusanti. 

Come non si fa la storia, neanche si rema con i se e con i ma: se Sara avesse continuato in singolo, se Sara avesse presenziato a tutti i raduni, se Sara avesse partecipato ai Mondiali U23 di Plovdiv…gran bei periodi ipotetici, esercizio di grammatica, esercizio di fantasia. Sara ha creduto nel suo sport, più che in se stessa: indecisioni, selezioni, dietrofront, malfidenze sono riusciti a obnubilare il desiderio più grande di un’atleta, renderla vulnerabile e risibile. Scendere dalla barca è stata il rigetto più immediato, risalirci, da sola, è la medicina più naturale. 

Sara è ancora tra le convocate della Nazionale per il Memorial d’Aloja del 2-3 aprile, un promemoria più che un riconoscimento, ma questa è l’occasione per mostrare a se stessa e alla Federazione che il suo body azzurro è cucito sulla pelle, non indossato per obbedienza. Ancora più lontana appare quella strada umbra, percorsa decina di volte, ancora più assurdo appare un altro tentativo e invece vicina e ordinaria deve essere la via del riscatto.

martedì 22 marzo 2016

Sezione Kayak: perché non provare?

Canottieri Moltrasio non è solo remi e scafi lunghi e snelli, vogata di punta e di coppia. Da parecchi anni Canottieri Moltrasio è anche kayak

La Sezione nacque nel 1998, con l'intento di creare un gruppo di amici canoisti, non interessati all'attivitá agonistica ma a godersi il lago sul lago nella tranquillità di una pagaiata. Il progetto ha avuto un bel riscontro iniziale poi con il tempo gli iscritti sono calati e oggi si vuole provare a ripartire. 

Sfruttando i materiali acquistati e una sede piuttosto attrezzata con pontili, docce, bar e ristorante, può essere un’ottima idea pensare di provare un tipico modo di vivere il lago. Con l’aiuto e l’iniziativa di Nando Viti è possibile provare il kayak, magari appassionarsi e provare emozioni e bellezze come in questo video. 


Anche turisti e curiosi di nuove esperienze possono provare e scoprire così un pezzo del Lario e un’associazione sempre viva. Per informazioni contattare Nando al 338 5093758

Passate parola: ve lo dice anche lui!!


giovedì 10 marzo 2016

E menomale che c’era la nebbia: a Candia 14 medaglie in metà delle regate

Se si fosse concluso lo sterminato programma di regate, perfino gli uomini Master avrebbero fatto il loro debutto e chissà se anche loro con medaglia. Invece a Candia, la nebbia ha posticipato di oltre due ore l’inizio delle gare e la Canottieri Moltrasio in quelle disputate ha dovuto “accontentarsi” di 14 medaglie, contro le 17 dello scorso anno nello stesso primo appuntamento stagionale interregionale. 

Un ottimo avvio con due eccellenze in singolo e tanti argenti e bronzi maturati con nuove combinazioni e nuovi innesti. Nell’unica occasione dell’anno di fusione delle squadre agonistica e giovanile, solitamente divise in regate Montù e D’Aloja, ecco che si appaiano la forza di Filippo Mondelli, oro in singolo Senior e oro in doppio Senior Elpis con Davide Mumolo, e la grazia di Nadine Agyemang-Heard, oro in singolo Cadetti. 

Per Filippo un riscatto e una ripartenza dopo la sfortunata TRio 0 a Piediluco in cui non ha potuto esprimere il suo valore a causa della febbre, per Nadine una conferma non facile dopo il predominio nella categoria precedente e il salto tra le più grandicelle. Restando tra i giovanissimi un terzo posto che fa crescere per il quartetto Diego Corradi, Samuele Uleri, Camillo Corti e Daniele Mondo, favoriti della vigilia, ma non in gara come al solito. Tutta benzina per ripartire. 

Molto bene il debutto di Marta Vanini e Andrea Dolcemascolo, rispettivamente in doppio con Matilde Uleri e Simone Vanini, che seppur alla prima regata non hanno avuto esitazioni e con un quinto e quarto posto hanno già preso il ritmo giusto. 

Non più cadetto, il più giovane “Piffa”, Michele, entra tra i ragazzi con due argenti: prima sul 4- con Edoardo Rimoldi, Martino Braglia e Ervin Bushi e poi nel 4x su cui hanno inaugurato il body bianconero Emanuele Invernizzi e Yuri Zerboni. Con loro Samuel Vaccani (argento in doppio ragazzi con Zerboni) completa il gruppo delle nuove leve, che allargano ancora di più la geografia moltrasina che va dalla Val d’Intelvi a Pian del Tivano.

I Ringo Boys, categoria Junior, si arricchiscono della presenza di Andrea Barelli e Marcus Agyamang-Heard, e si sdoppiano su barche a due e barche a quattro, ottenendo esattamente gli stessi risultati: bronzo per il 2- di Mattia Magnaghi e Miles Agyemang, bronzo per quello di Patrick Rocek e Andrea; argento per il 4- di Patrick, Andrea, Matteo Della Valle e Marcus, argento per quello di Mattia, Miles in misto con Cesare Bozzo e Matteo Varacca (Murcarolo SS e Speranza). 

Le ragazze invece a organico ridotto, con Elisa e Ludovica a Londra per la Women’s Eights Head: Marta Barelli e Anna Morganti però compensano con due podi su due gare (bronzo nel 2x Junior e pure argento nel 2- Senior). E mancano all’appello tutti i singoli cadetti, qualche doppio Allievi e tutte le regate master. A Pusiano domenica 13 Ragazzi, Junior, Senior e Under23 dovranno remare anche per loro nella prima regionale sulle “acque di casa”. E poi sarà già Meeting (19-20 marzo).

Reginette (e re) di Londra: Elisa, Ludovica e Giorgio impressionano sul Tamigi

Sotto tutti i punti di vista questo equipaggio è andato e andrà lontano. I moltrasini Elisa Mondelli, Ludovica Braglia e Giorgio Crippa hanno vestito e portato al successo i colori dell’otto Lombardia (rosa e non verde, in onore alla maggioranza femminile, interrotta solo dal nostro timoniere) a una delle regate storiche della nazione storica del canottaggio: la Women’s Eights Head of the River Race di Londra

L’ammiraglia, per il terzo anno consecutivo con a bordo Eli e Ludo, ha raggiunto il massimo obiettivo, quello per cui le ragazze erano partite (shopping e turismo a parte!): primo posto nella categoria junior (l’anno scorso furono seconde) e primo posto nella categoria overseas, cioè non inglese (già loro appannaggio nell’edizione precedente). 

Un trionfo se si considera anche il 9° posto assoluto su 320 equipaggi (2880 gli atleti iscritti), il tempo di 19:52.4 di solo mezzo secondo più veloce rispetto alle seconde junior Headington School, la pioggia intermittente e il forte vento che è giunto a scompigliarle a metà gara. Un orgoglio se si considera che su 9 membri dell’equipaggio scelto dal Comitato lombardo 3 sono moltrasini e che il gruppo delle ragazze è nell’età e nell’amalgama giusto per far vedere grandi cose anche in azzurro. 

Elisa e Ludovica erano un po’ le veterane con un argento mondiale al collo - con loro Nicoletta Bartalesi (Varese), bronzo iridato in 4-, Alice Rossi (Flora), Laura Meriano (Garda Salò), Caterina Di Fonzo, Giorgia Pelacchi, Aisha Rocek (Lario) - e hanno mostrato la solita solidità

Poco dopo la partenza abbiamo ripreso la barca partita appena prima di noi, andavamo molto bene” racconta la capovoga Elisa, “poi verso metà gara si è alzato il vento e ci siamo scomposte, ma verso gli ultimi metri abbiamo ripreso l’insieme e siamo riuscite a vincere di solo mezzo secondo sulle seconde. Una sola deviazione, anche minima, del timone e quel mezzo secondo ce l’avrebbero dato loro”. Di qui quindi il ringraziamento e il plauso all’esperto Giorgino, ben felice di posare e correre con queste ragazze “molto soddisfatte e che hanno dato il massimo” come conferma Ludovica. Un ringraziamento dovuto anche alla Comitato Lombardia, Luca Broggini e lo staff che ha permesso di ricominciare questo 2016 con divertimento, consapevolezza ed esperienza. 

1600 miglia (di trasferta) e 4,375 (di regata) sono già andate: il resto del viaggio è vostro, ragazze!

Classifica completa e articolo sul sito Canottaggio Lombardia