Un prologo, un promemoria. Il Memorial d’Aloja 2015 per gli atleti moltrasini impegnati, in azzurro (Sara Magnaghi, Filippo Mondelli, Giorgio Crippa) o in bianconero (Elisa Mondelli e Ludovica Braglia) è stato ancor più del solito un punto di partenza, un taccuino su cui annotare dove e come migliorare.
Dopo un inizio quasi traumatico (Sara ultima nella prima finale del singolo femminile) sono arrivati tre podi nella regata internazionale di Piediluco, giusto per non perdere il gusto della medaglia. Bronzo in singolo a Sara, ritrovata con sollievo nella seconda finale; due argenti per Filippo sull’8+ Under23, timonato da Giorgino. Per loro è stata più che altro un’occasione per ritrovarsi sulla propria barca di destinazione.
Sara infatti ha dovuto fare i conti con il ritmo e la velocità di gara in singolo più che con le avversarie (finali vinte dalle non conosciutissime Jeannine Gmelin (Sui) e Micheen Thornycroft (Zim); l’irlandese Sanita Puspure misteriosamente fuori giri e la lituana Vistartaite andata a vincere altrove). Tempi e distacchi un po’ alti per la sua statura di atleta, dovuti a qualche allenamento saltato per colpa della schiena e una salute non al top. Già il bronzo conquistato di rabbia e di diritto però è indizio che le gambe iniziano a sbloccarsi e la barca ad alleggerirsi: ora due settimane a Piediluco e il gap sarà colmato.
Filippo, con Andrea Maestrale, Alberto Dini, Emanuele Gaetani, Niccolò Pagani, Raffaele Giulivo, Christian Biolcati, Neri Muccini e il compagno di body Giorgino Crippa a timonare ha corso un Memorial generazionale e di categoria: il loro otto U23 è risultato d’argento nella sfida tutta italiana con le ammiraglie Progetto Otto e Pesi Leggeri. Otto secondi limati da un giorno con l’altro: “Non malissimo, soddisfatto…per ora!” dice Filippo che dopo un paio di giorni a casa, già quasi orientato a preparare i campionati italiani sulla barca più corta, è stato richiamato ieri a rapporto al lago umbro per restare sulla barca più lunga.
Il Memorial d’Aloja è anche junior, è anche società: per Moltrasio c’era il due senza di Elisa e Ludovica che sono andate a confrontarsi con le compagne-rivali di casa, le lariane Arianna Noseda e Caterina Di Fonzo su tutte, e che hanno visto lontano lontano l’equipaggio cileno, praticamente gara a sé. Quinte in entrambe le finali, dopo aver corso anche le batterie, con la promessa di ritornare a Piediluco da protagoniste, innanzitutto tra due settimane per il secondo Meeting (al primo furono argento) e poi magari continuando la tradizione moltrasina in azzurro junior.
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