Scuola e canottaggio: i due banchi di prova per i nostri ragazzi che ogni tanto (diciamo spesso) si trovano a dover scegliere tra uno e l’altro.
Alessandro Piffaretti in questi giorni ha dovuto scegliere tra la realtà del primo raduno in azzurro da Under23 e la simulazione della seconda prova dell’esame di maturità. Entrambe le possibilità comportavano il senso del dovere e Alessandro, comunque consigliato e consolato da chi come lui ama il canottaggio, ha fatto prevalere, per questa volta, il dovere scolastico. Niente Piediluco per il collegiale del gruppo non olimpico, in cui era stato convocato per la prima volta dopo il suo passaggio di categoria da Junior ad Under23.
Sabato lo aspetta un’esercitazione meno faticosa dal punto di vista fisico, ma altrettanto importante dal punto di vista mentale. “Ho spiegato a Spartaco Balbo (responsabile azzurro degli Under23, ndr) il problema di concomitanza delle due cose e lui mi ha detto che gli dispiaceva, ma era d’accordo sul fatto che adesso è più importante la scuola, per poterla finire nel migliore dei modi”. Piffa è dispiaciuto, è ovvio, sarebbe stato il suo primo raduno tra i “grandi”: “Hanno convocato solo 11 ragazzi su tutta Italia, far parte di quegli 11 mi rende orgoglioso. Cercherò comunque di mettermi in mostra e confermare il mio valore nelle prossime gare (già a Torino settimana prossima per la D’Inverno sul Po, ndr)”.
Arriverà presto la sua seconda prova, la sua seconda chance, questa volta in barca però…
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