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lunedì 11 agosto 2014

Anche controcorrente Moltrasio è sul podio: bronzo mondiale per Ale e Simo!


Più forti del vento che ha impedito loro di coronare il sogno. Alessandro Piffaretti e Simone Tettamanti ai Mondiali Juniores di Amburgo hanno conquistato la medaglia di bronzo sull’8 azzurro, continuando la tradizione dei podi mondiali moltrasini e la stagione d’oro loro e della società. 

In realtà d’oro voleva essere anche la loro missione tedesca: nonostante un equipaggio per metà ancora giovane, sapevano di valere la vittoria. Eppure hanno lottato non contro Germania e Olanda, ma contro un avversario invisibile, tangibile e infrangibile. Nel bacino del Dove-Elbe Water Park la loro e molte altre finali sono state falsate dalle condizioni atmosferiche quantomeno discutibili con un vento fortissimo, che non solo ha fatto rimescolare alla giuria le corsie (i migliori delle qualificazioni in corsia 6 e 5), ma anche ancorato le imbarcazioni a tempi e distacchi mai visti

Un otto, in una finale mondiale, seppur junior, che vince in 7’39”.96? Per dare un’idea: Sara Magnaghi in singolo (!) ha vinto il suo argento mondiale under23 in 7’31”.48! Controcorrente o no, i nostri sono partiti, male: sballottolati in corsia 4 si sono ritrovati subito quinti. Poi però hanno reagito, hanno pensato dov’erano, cosa si “giocavano”. Passate Spagna e Gran Bretagna hanno provato a inseguire i loro coetanei olandesi e tedeschi ma, pur nello sfavore di giornata, questi sono riusciti a scorrere via. Terzo posto infine e, nonostante qualche lacrima e qualche pugno a quel muro invisibile, tutti consapevoli di aver dato il massimo. Simone e Alessandro, già campioni italiani in 2+ e vicecampioni europei in 4+, nel 2014 sono anche bronzo mondiale. Loro hanno ringraziato la società, noi ringraziamo loro per il loro immobilismo da podio.


Junior ma non ancora junior, quarte, tutt’altro che deluse, ma neppure appagate. Elisa Mondelli e Ludovica Braglia il vento ce l’hanno in poppa perché il loro primo mondiale è stata un’esperienza indimenticabile. Anche loro sull’8, rosa, giovane, unito. Chi avrebbe firmato per un loro posto ai piedi del podio, davanti a Australia e Stati Uniti, nella bufera di ieri e dopo un esordio al rallentatore (ultime in batteria)? Bravissime a crescere nel giro di una settimana, bravissime a crederci nel giro di 2000 metri. Già nel recupero avevano messo nel mirino la Romania, sulla loro barca dovevano fare la misura. Come previsto si involano Germania, Russia e appunto Romania. Ma l’Italia, al centro del campo di regata e in piena turbolenza, è sempre dietro di loro, costantemente quarta. E il distacco è inutile guardarlo, in una gara dove le prime tre corsie scorrevano sulla carta vetrata (42 secondi tra la vincitrice, Germania, corsia 6, e l’ultima, USA, corsia 2!). Elisa e Ludo e tutte le ragazze azzurre hanno portato entusiasmo e speranza nel settore, sono state il terzo quarto posto della nazionale: c’è tempo per metallizzare il legno!

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