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giovedì 24 luglio 2014

Mondiali Under23: Sara non si nasconde, l’8 ci riprova, Giorgio timona dritto in finale


Per una volta avevo una batteria facile” così risponde ai mille complimenti che la fanno girare come una trottola dopo la gara che la consegna alle semifinali di sabato. Sì, Sara Magnaghi ai Mondiali Under23 di Varese, passa direttamente il turno del singolo, con una batteria dominata fin dai primi metri e il suo sminuirsi non serve ai tifosi italiani e moltrasini per diminuire le attese. 



Alle 13 in punto di questo variabile 24 luglio, Sara lascia ai blocchi di partenza le varie Plejic, Alonso, Oriabinskaia e Walker. Solo la paraguayana fa valere il suo cognome da Formula 1 e cerca di avvicinarsi, ma la Carolina Kostner del canottaggio, come è stata ribattezzata dalla cronaca di Marco Callai per la sua fisionomia e il suo assolo, già dai mille ha tolto i pattini e rema in crociera fino al traguardo. Facile o non facile, i suoi 8 minuti spaccati e allungati sono lo stesso tempo delle vincitrici di altre due batterie, l’ungherese Krisztina Gyimes e l’inglese Jessica Leyden. Solo la lituana Valciukaite, della scuola Vistartaite, impressiona come da pronostico e si prenota per il podio. Sara domani certo non riposerà (doppio allenamento assicurato) però salta la tensione di una gara in più, salta l’antipatia della parola ripescaggio, salta tranquilla (si fa per dire) al pomeriggio mondiale di sabato (ore, 15.22, diretta su Rai Sport 1).


Batteria tutt’altro che facile invece per i nostri ammiragli. Filippo e Guglielmo sull’otto azzurro hanno i peggiori clienti da servire: Nuova Zelanda, Germania, Gran Bretagna e Olanda. La partenza non è male, sono lì, poi sulla distanza cambia il ritmo e l’unisono, chiudono ultimi con tanti dubbi ma ancora speranza di poter fare meglio nei recuperi di domani (ore 12.39). Saranno due i posti per la Finale A, difficile non impossibile, soprattutto se si lasciano da parte amarezza e cattivi ricordi di una gara storta. 


Per Giorgio si è trattenuto il fiato: sia nel vedere il suo nuovo look, tipica conseguenza dell’iniziazione di un ragazzo al suo primo mondiale, sia per il finale combattuto ed entusiasmante del recupero del suo 4+. Testa a destra e sinistra per tenere a bada Stati Uniti, Francia e Germania, timone tirato per non perdere neanche un centimetro e permettere ai suoi quattro motori di cogliere il terzo posto che vale la finale di sabato pomeriggio (ore 16). Insomma, facile o difficile, finale o recupero, i mondiali azzurri di casa riservano emozioni multiple ai moltrasini che già hanno riempito di grinta le corsie e di tifo le tribune.

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