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lunedì 12 maggio 2014

Un bel finale per salutare Piediluco














Un giornata in crescendo con tre podi sul far della sera che accontentano, soddisfano e tolgono dubbi. Tra 119 società presenti, anche la Moltrasio è riuscita a ritargliarsi il suo spazietto nel secondo meeting nazionale di Piediluco, portando i ragazzi a gareggiare, a sperimentare. Ad esultare maggiormente sono stati ovviamente i medagliati: Maria Caruana in doppio con Giorgia Marzari della Lario, argento;  
Elisa Mondelli e Ludovica Braglia nel solito quattro senza Lario (con Bettio e Noseda), bronzo; Alessandro Piffaretti e Simone Tettamanti, sempre nel 4-, con Londi (Limite) e Maestrale (Posillipo), argento dietro a Firenze. Forse l’amaro del legno per Mattia e Miles (4+ misto Tremezzina, Lario) e per le ragazze del 4x (Marta, Aurora, Beatrice, Desirèe); forse l’aspro di un ultimo posto per il 4- ragazze di Roberta, Giorgia e Claudia, ma per tutti il sapore di una finale, il gusto del festival di città e regioni che questo sport riesce a concentrare in pochi giorni, in una processione di colori, smorfie e sorrisi. 
Poi ancora il quattro senza Ragazzi di Patrick, Alessio, Andrea, Matteo, arrivato sesto; il cambio di casacca per Miles che con la Canottieri Monate ha colto un argento nell’ammiraglia guidata dal nostro Giorgio Crippa, presenza fissa tra i “piccoletti” del timone; Claudia e Roberta, settime nel doppio, hanno onorato la loro finale a sorpresa che tanto è piaciuta al presidente Donegana. 

Piediluco è anche TRio 2016 e allora orgoglio societario e nazionale si fondono ed ecco che dopo tutte le foto con Giuseppe Abbagnale, Sara si concede uno scatto “istituzionale” con il “suo” presidente. 


Naturalmente l’occasione è stata una premiazione: nelle tre gare finali di questa Alta (e stancante) qualificazione Sara ha colto tre podi, un oro (indovinate in che barca!!) e due bronzi (doppio con Paccagnella, quattro con Bellati, Serafini e sempre Paccagnella), continuando a confermarsi, abituandosi alla pressione, facendo finta che ogni gara sia la prima, da sudare e dimostrare. Anche Filippo Mondelli deve ricominciare spesso da capo: pari e dispari, under23 e senior, questo o quel compagno. Ogni cambiamento è un’opportunità, un mattoncino in un castello dei sogni: “Questo giro di TRio non benissimo (ieri 6° nel 4-, 7° nel 2-, 4° nell’8+), ma neanche malissimo” ammette, “mi fa male anche un po’ la schiena a furia di cambiare bordata però non ci bado perché a inizio stagione non mi sarei mai aspettato questo percorso”. 

Ora di nuovo tutti a Moltrasio, arrivederci a Piediluco per un po’ (poco per alcuni, leggasi raduno) però da domani si inizieranno a solcare altri lidi, speriamo non solo nella bella Italia. 

Foto: canottaggio.org

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