La vedi salire sul podio anche nella seconda giornata di Memorial, sempre al terzo posto, sempre dietro a Vistartaite e Puspure, e pensi che Sara c’è e il livello per ora è quello.
Poi ti senti dire: “Un disastro oggi, è da ieri sera che non sto bene, ho un po’ di influenza”. Riprendi la classifica e fai due conti: praticamente stesso tempo e stesso distacco di ieri dall’astronauta lituana, anzi un secondo in meno. Con Sara in forma, l’argento sarebbe stato irlandese? Niente se, niente ma, bilancio però positivo: “Sono contenta perché è stata un’esperienza nuova” dice Sara, al suo quarto Memorial D’Aloja però alla prima vera gara internazionale in singolo, “sono consapevole che ci sia ancora tanta strada da fare, ma sono determinata e considero questo weekend un buon punto di partenza”. Di ritorno anche, visto che finalmente dopo mesi di via vai, gli atleti azzurri torneranno a casa e ci resteranno fino al 24...Santa Pasqua!
Meno peso sul collo, ma più bagaglio sulle spalle per Filippo Mondelli: un bronzo nell’8 più esperto, prove Under23 su quello di oggi, ultimo nella propria gara. Onorato e contento di aver vestito il body azzurro tra lituani, greci, russi e spagnoli, conscio di esser migliorato tecnicamente, sempre a disposizione di esperimenti e cambi di barca pur di imparare.
Anche Ludovica Braglia e Elisa Mondelli devono ancora scegliere il loro armo prediletto ma Piediluco ha fatto loro accumulare km preziosi nel due senza, barca finora provate due o tre volte. Dopo il bronzo di ieri, chiudono la finale odierna al quarto posto: una posizione in meno, un’uscita in più nelle braccia e nella mente.
Ora Santa Pasqua, santo riposo!
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