Sono passate tre settimane dall’ultima esperienza mondiale vissuta in Canottieri Moltrasio: poco, se si pensa all’eccezionalità della parola, tanto, se si pensa alla frequenza con cui in Via Bellini si parla di Nazionale e medaglie. Ora però ci risiamo, anzi ci siamo, perché questi Mondiali forse non hanno pari, sono unici per la posta in gioco e per il tempo che è passato aspettandoli, preparandoli.
Inizio settembre: i Mondiali Assoluti di Aiguebelette in Francia segnano la fine della stagione azzurra e l’inizio di quella olimpica, decretando proprio quanto azzurro Italia si colorerà con i cinque cerchi nell’agosto 2016. Tra i combattenti ci sono i nostri top player. Da una parte Sara Magnaghi, l’asso di fiori, la carta tenuta nascosta nella manica per tutta la partita estiva, pensando a come giocarla e a come prendere tutto mettendola in tavolo, anzi in acqua.
Dall’altra Filippo Mondelli, il fante di cuori, cavaliere finalmente blasonato d’oro che, mai domo e agli ordini, rimane a disposizione della truppa. Vivranno questi Mondiali in maniera inevitabilmente diversa. Filippo ha già tagliato il suo traguardo stagionale, è diventato campione del mondo U23, la fiducia in lui e su di lui è cresciuta tanto che si è fatto anche questo raduno e questo viaggio: sarà riserva, anche a causa di una tendinite che lo ha fermato negli ultimi tempi, ma essere nel gruppo che si gioca le Olimpiadi è rimedio e sollievo.


Da capovoga vedremo il suo sorriso trasformarsi in smorfia, in grinta. E poi sarà di nuovo sorriso, comunque vada.
Sabato 28 agosto la gara delle riserve, lunedì 31 agosto le batterie del 2x femminile: qui il programma.
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