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sabato 22 luglio 2017

Lavoro e squadra: i giovani Moltrasio bravissimi nel Festival di casa

Vivere il campo gara su cui ti alleni in modo diverso, molto diverso, attraversarlo come in un’arena gremita, compiere gli stessi identici gesti con una tensione e un’attenzione tutte particolari. Chissà cosa hanno provato i piccoli canottieri bianconeri nel vedere materializzato a un passo da casa il Festival dei Giovani, quella gara che sentono nominare fin da quando mettono piede e braccio in una barca. 

Al Centro Remiero di Pusiano per la Canottieri Moltrasio è stato il Festival dell’attesa, della fatica, della soddisfazione: perché a correre c’erano tanti nuovi giovani alla scoperta di questo sport, perché dietro le quinte c’erano i soliti instancabili volontari al timone di un’organizzazione condivisa con le altre società del Lario. A vincere sono stati entrambi. 

18 ragazzi e ragazze, di cui quasi la metà al primo anno ai remi, hanno portato a casa 15 medaglie, di cui 7 del metallo più prezioso. La cima del medagliere quest’anno è più lontana (a Sabaudia l’anno scorso fu l’apoteosi del gruppo giovani moltrasino con 14 ori), ma le speranze e soprattutto i valori emersi sono confortanti, commoventi. Una vera squadra di lavoratori (in perfetta sintonia con il nuovo sponsor Etjca – Agenzia per il lavoro) che ha cercato di seguire le indicazioni del suo capo Davide Tabacco, contro l’agitazione (e chi ha dormito?), contro il vento (nessun ribaltamento!), con le banane (gergo segreto), con la nutella (sfizio finale). 

Visto che ormai a Moltrasio si va di triplete, ecco che Giulia Clerici fa il suo: doppio oro in singolo con il body bianconero, oro da capovoga sul 4x con il body Lombardia. Un altro pezzo da novanta che l’anno prossimo raggiungerà Nadine nella categoria Ragazze. In realtà lo scettro di prima donna è condiviso con le altre baby moltrasine, in particolare con la già big Elisa Bonetti che, Allieva B1, rifila interminabili secondi alle altre, realizza ancora e ancora (due ori) il suo sogno. 


Lei e Marta Vanini permettono al tifo Moltrasio di scatenarsi: Marta infatti è l’ultima delle oltre 350 medaglie d’oro assegnate in tre giorni e le urla, gli abbracci e le bandiere sono tutte per lei che anche sabato aveva saputo aspettare la fine di una lunghissima giornata per cogliere l’argento. Che dire poi delle gemelle Orefice? Da due mesi o poco più a varcare la porta della Scuola remiera Beppe Lucini e subito salgono sul podio in singolo 7,20: Giulia oro, Marta bronzo. Poi quinte insieme in doppio e vere donne da ritiro con mazzo di carte sempre alla mano. 

Il Festival al femminile è anche la tranquillità di Lucia Di Gilio, snella e agile in singolo che al secondo tentativo quasi agguanta quel podio che sfugge, e l’esplosività di Elisabetta Piffaretti e Matilde Uleri, Allieve C, che si supportano a distanza in singolo (Matilde è di bronzo) e gomito a gomito in doppio (quarto posto al foto finish). 

Il capitano della squadra maschile, come Giulia all’ultimo anno Cadetti e nel team Lombardia, è Gabriele Lucini che inizia con un incontestabile oro sull’ammiraglia verde del Comitato di casa (timonata dal sempre moltrasino Camillo Corti). Poi Gabri nelle sue gare in singolo trova in entrambi i giorni la batteria più impegnativa, però è lì sul podio, doppio argento. 

Finalmente le braccia al cielo, nella gara più importante, l’ultima della stagione, l’ultima prima del salto di squadra e categoria: Andrea Dolcemascolo e Simone Vanini in doppio trovano il primo oro della stagione e della carriera, in doppio, con luce, con tranquillità. Uno splendido finale che esalta anche i loro compagni Agostino Antonini e Nicolò Fasana, quinti con loro sul 4x del giorno prima. 

Dietro ai cadetti la banda B2: cinque canottieri dal body abbondante che più rappresentano lo spirito del Festival, mettercela tutta comunque vada. Tra loro il più "esperto" con i suoi 11 anni è Radu Nazar, ai remi da due anni e già destinato ad arrivare sempre a podio: qui gli è mancata la ciliegina (doppio argento), ma se anche il nostro campione Filippo Mondelli gli ha suggerito cosa fare per migliorare è proprio sulla strada giusta. 

Riccardo Cucchi, Federico Moretti, Danil Saldarini ed Edoardo Londoni sono invece i gemelli diversi della Canottieri: alti e minuti allo stesso modo, tanto uniti da aspettarsi finita la regata e sotto il podio. È stato Edoardo a rappresentarli tutti con il suo terzo posto in 7,20, ma ben tre quarti posti li incoraggiano a puntare al prossimo Festival. 

Senza remare ma sempre in barca, anche i Master e i volontari della Canottieri Moltrasio: Moreno, Daniele, Bino, Marco, Fulvio, Samuele e tutti gli altri bianconeri nella maglietta verde dello staff hanno guidato i barchini dei giudici, controllato che la parte “acqua” del Festival fosse a posto, abbrustolito il coppino senza cedere mai. Alle premiazioni la parte femminile dello staff moltrasino e alla regia tra gli altri il presidente Sandro Donegana per una macchina organizzativa che ha reso il Centro Remiero di Pusiano ancora più conosciuto e riconosciuto. 

Una nuova gioventù per tutti insomma, anche per Filippo Mondelli che, forse con un po’ di commozione dietro a quegli occhiali da sole da vip e da campione, si è trovato fin dal primo giorno a firmare autografi e premiare quei ragazzi che tanto gli ricordano i suoi inizi e che tanto gli permettono di dire “Anche tu puoi farcela!”. 

Indipentendemente dal numero di medaglie (15) e dalla posizione in classifica (23° su 118), c’era da festeggiare, da stare insieme ancora un po’: e allora il saluto alle gare e il benvenuto alle meritate vacanze è stato dato con pane e Nutella e con un bel tuffo collettivo. Piccoli lavoratori, grande squadra!


Clicca qui per lo speciale Festival dei Giovani sul sito della Federazione Italiana Canottaggio. 
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