Detto, fatto. La constatazione di un folle innamoramento e finalmente un numero di edizione per dare uno slogan all’evento moltrasino e lariano per eccellenza: “Tutti pazzi x la traversata 25°”.
I pazzi si sono visti e moltiplicati anche quest’anno, la Traversata del Lago di Como ha fatto il solito miracolo a Moltrasio. Una folla di nuotatori provetti o presunti che a tutti i costi volevano essere lì, sul pontile della Canottieri Moltrasio, per partirci in motoscafo e tornarci a bracciate dalla riva opposta, con tanti disposti ad aspettare tutti i 500 pre-preiscritti pur di trovare un posticino in lista d’attesa, a “corrompere” gli organizzatori, pregarli di soddisfare il loro istinto estivo e sportivo che si ripete ogni ultimo lunedì di luglio.
E luglio è stato, in acqua come fuori, con temperature “da brodino” come ha detto qualcuno, sicuramente più gradevoli della traversata polare dello scorso anno e incentivo al tuffo, in sicurezza e divertimento. “Tutto è migliorabile” commenta il presidente della Canottieri Moltrasio, Sandro Donegana, “ma penso che sia stata una delle edizioni più belle degli ultimi anni”.
Per tanti motivi: la conferma di un gruppo affiatato che dal nulla, senza sponsor, senza l’impulso dell’agonismo, ha richiamato e scortato un’onda ormai non più anomala di nuotatori e appassionati di lago; il tempo splendido; la solita coincidenza con la festa della Canottieri che si è trasformata in tripudio grazie all’oro di Filippo Mondelli ai Mondiali Under23; la soddisfazione di bambini, genitori, amici, lupi solitari che hanno corso per se stessi o per la compagnia, per un selfie e un palloncino, per un tempo di crociera che quest’anno voleva essere cronometrato ma alla fine si è rispettata la tradizione della non competitività.
“È uno dei pochissimi eventi sul nostro lago pensato e strutturato al solo fine del divertimento, ed è bello vedere che viene apprezzata, ricevo sempre tante mail e commenti positivi nei giorni successivi” spiega Giulia Donegana, braccio destro del fondatore della Traversata Mario Arrighi, che quest’anno ha fatto uno sforzo di memoria e ha dato un’origine alla sua prima nuotata, che fu 25 anni fa (più o meno) con tre amici a caccia di risotto al pesce persico.
Il menu di lunedì sera invece prevedeva amatriciana, salamella, patatine, torta e per gustarlo bastava fare pochi passi, verso Piazza S. Rocco a Moltrasio, che per tre giorni è diventata territorio della cucina remiera dei master, delle mamme, degli amici della Canottieri Moltrasio.
Canottieri camerieri, genitori gestori, tre sere di impegno, aiuto e organizzazione e poi un ballo e una birra anche per loro. Le risate della festa, le lacrime di qualcuno per la celebrazione di Filippo campione del mondo U23 (e ora già convocato di nuovo a Piediluco per il sogno mondiale “dei grandi”), la speranza di rendere la festa perenne pur senza salamelle e traversata grazie ai body azzurri di Mattia Magnaghi e Matteo Della Valle alla Coupe de la Jeunesse e di Ludovica Braglia ed Elisa Mondelli ai Mondiali Juniores, impegnati in questo inizio agosto.
C’è ancora di che brindare, in mezzo al lago, in mezzo ai palloncini, le boe, i kayak, per creare un’onda matta che spazza via pesantezze e intoppi della vita, spruzzando freschezza e naturalezza.
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Clicca qui per il video ufficiale firmato da Donatella Cervi - Mediacreative
Clicca qui per un breve video su La Provincia di Como
Clicca qui per le foto della festa della Canottieri Moltrasio
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