Image Cross Fader Redux

lunedì 22 giugno 2015

In gara con il Mondo: a Varese gli U23 moltrasini si difendono in Coppa

Non è ancora il momento di attaccare forse, ma iniziare a stare al passo è già una buona indicazione. A Varese è arrivato di nuovo il Mondo del canottaggio e questa volta senza limitazioni d’età, come invece fu lo scorso anno nella rassegna iridata Under23. In mezzo a tutte queste bandiere che si mettono in fila per il loro posto a Mondiali e Olimpiadi, c’erano anche quelle azzurre moltrasine. Nella seconda prova di Coppa del Mondo, Sara Magnaghi, Filippo Mondelli e Guglielmo Carcano hanno calcato le acqua veloci della Schiranna sulle loro barche di elezione: singolo femminile e otto maschile. Per tutti e tre un confronto quasi impari date le grandezze in campo, ma per tutti e tre il raffronto con le possibilità future

Per Sara tre gare difficili (batteria, recupero, Finale C), non supportate da precedenti confronti internazionali in questa stagione (il Memorial d’Aloja fu a mezzo servizio per le avversarie presenti, anzi assenti, e per la condizione non al top), ma alla fine delle quali bisogna comunque ammettere che lei a soli 21 anni è tra le prime venti singoliste al mondo. Si può solo migliorare. 

La batteria è stata una corsa al piazzamento, dato che ne passava solo una direttamente in semifinale: Sara è partita cauta, un po’ indietro, poi senza dannarsi ha recuperato il gap e si è accontentata di un quarto posto. Il recupero è stata la vera gara: bisognava dare tutto e Sara l’ha fatto, però non è bastato. Con una bella gara, con una migliore partenza rispetto alla mattina e con un ottimo ritmo, vicina alla canadese Zeeman (che poi andrà in finale A), Sara ha chiuso terza (passavano le prime due) in 7’34”180

Il rammarico dell’azzurra sta nel tempo, superiore di tre secondi rispetto al suo argento mondiale, e la Finale C non è stata di conforto, (sempre terza piazza in 7’36”660, 15° posto assoluto), ma non va dimenticato che Sara non è ancora veramente Senior come la maggior parte delle finaliste (solo la cinese Gu Rong, decima assoluta, era Under23), che il singolo è la specialità più difficile in cui emergere, tu e la tua barca, tu e i tuoi muscoli, tu e la tua testa, che in realtà i tempi della Finale A (Kim Crow a parte, che ha fatto lo stesso abisso che Sara fa nelle gare nazionali pur con minutaggio diverso) non sono stati mostruosi, vicini a quel 7’31”48 che portò Sara alla sua prima medaglia mondiale. E proprio dai Mondiale Under23 di Plovdiv forse bisognerebbe ripartire, trovare la conferma delle proprie forze, il ricordo dei propri successi, la partenza dei propri progetti. 

Così l’hanno presa i ragazzi di ITA2, l’8+, che doveva fare da comprimario e che invece è stato eletto a speranza azzurra. Guglielmo e Filippo fanno parte di quella quasi decina che a Varese ha fatto le prove per una finale iridata, che sia di categoria che sia assoluta. L’impresa è ardua, molto, ma lo spirito dei due colossi moltrasini è altrettanto solido. 


Guglielmo non ha ancora avuto il tempo di riportare l’orologio all’ora italiana, dopo il ritorno in Italia dalla sua America di studio e regate, e forse può fare anche a meno di farlo visto che tra due settimane avrà il fuso coreano da digerire (sarà sul 4- alle Universiadi in Gwangju con i suoi compagni “americani” Zileri e Lovisolo e Matteo Borsini). Filippo è tornato sull’otto per restarci fino a fine luglio, quando si spera verrà l’ora di vendicare il quinto posto dello scorso anno ai Mondiali U23. 

A Varese l’8 azzurro ha fatto vedere una bella vogata, seppur non ancora supportata dalla potenza e dall’unisono di nazioni che in chiusura ieri hanno inscenato una finale olimpica (Gran Bretagna in rimonta sulla Germania), come per ringraziare l’organizzazione della perfezione e dell’altezza della competizione. È arrivata la Finale B per Elmo e Fili, il secondo posto dietro la Francia, il la per una stagione di crescita. 

Ora si rientra per qualche tempo nella normalità (e ciò significa raduno naturalmente), a luglio riprende la corsa, per Sara, Filippo, Guglielmo ma anche per altri moltrasini che in questi giorni proveranno a superare la soglia azzurra nella categoria Junior. Varese era una, Lucerna sarà un’altra, le tappe del canottaggio sono tante, senza bruciarle, solo cercarle e superarle.

Nessun commento:

Lascia un commento

N.B.: Puoi lasciare un commento anche se non hai un profilo, selezionando "Anonimo" dal menu a tendina. Però ricordati di firmare! :)