Fredda o calda, la temperatura emotiva dell’acqua solcata dai 500 della Traversata del Lago di Como è sempre alta, bollente.
Si inizia tranquilli a consegnare le prime boe, quest’anno nel sacchetto dorato che sa di edizione speciale, fortunata (e la parentesi di bel tempo di questo giovedì 31 luglio è da ritenersi vera fortuna). Poi cresce il numero di macchine sulla strada, di persone in fila a cambiarsi il costume e scambiarsi impressioni, scommesse e iscrizioni. Qualcuno rinuncia ma qualche altro è lì pronto a prendere il suo posto. Si arriva a 500, boa più, boa meno. La Canottieri Moltrasio si fa deposito e partenza, ricovero e punto d’arrivo, i clienti del ristorante La Baia sono tramortiti e incuriositi da una cena più “affollata” del solito.
Tutti sanno già cosa fare e chi è nuovo impara in fretta, tanto è semplice il concetto. Ti lasci trasportare, ti butti, ti impegni, ti sciacqui, ti rilassi. In lontananza a Torno tutti i partecipanti attendono trepidanti e tremolanti il via, un razzo rosso che fa scoppiare il fuoco d’artificio della Traversata. Tutti in acqua per un kilometro. Qualcuno lo beve in un soffio, qualcun altro lo sorseggia, qualcuno lo manda giù di traverso, ma tutti arrivano sani e salvi, scortati e tonificati.
Anche Mario, il fondatore, si tuffa: ha deciso che per i 60 anni si deve festeggiare con la Traversata e un bicchiere di vino in mezzo al lago. Nessuno sembra pentito, tutti promettono bis, tris e quaterna. Gli affezionati della Traversata ci sono sempre stati e ci sarà sempre posto per nuovi pazzi di lago: si parte già dagli 8 anni e si arriva ai 78!
Anche Mario, il fondatore, si tuffa: ha deciso che per i 60 anni si deve festeggiare con la Traversata e un bicchiere di vino in mezzo al lago. Nessuno sembra pentito, tutti promettono bis, tris e quaterna. Gli affezionati della Traversata ci sono sempre stati e ci sarà sempre posto per nuovi pazzi di lago: si parte già dagli 8 anni e si arriva ai 78!
La festa di sport si sposta in Piazza San Rocco dove, inosservati e operosi, i genitori e i ragazzini della Canottieri Moltrasio reintegrano a nuotatori e spettatori carboidrati (lasagne e patatine buonissime) e proteine (carne a volontà). Il loro contributo (già da sabato scorso hanno allestito tavoli, griglie e tendoni) e quello dei volontari disseminati tra barche, molo e palestra hanno reso possibile questa esplosione di vitalità che dà linfa anche alla Canottieri stessa, anima di un paese e di un lago. Già si progetta la prossima edizione: perché non chiamarla Tutti pazzi per la Traversata?
Per le foto (e per la prossima edizione) dai un'occhiata alla pagina Facebook della Traversata!
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