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mercoledì 7 maggio 2014

Raduni: opinioni e motivazioni dei nostri - parte prima


Stimolo e crescita: ecco perché non li vediamo mai nei nostri lidi e accettiamo di saperli lontani. La Canottieri Moltrasio nel suo piccolo vanta ben due atleti nel gruppo di ragazzi che inseguono il body azzurro: Sara Magnaghi e Filippo Mondelli sono ormai stabilmente tra i convocati ai raduni della Nazionale di canottaggio e un articolo pubblicato su canottaggio.org “Lo stimolo giusto che viene dai raduni”, ci permette di giustificarne la distanza e la mancanza.

Innalzare il livello fisico e mentale con allenamenti continuati, concentrati, controllati; abituarsi allo stress e ai ritmi dei professionisti del remo; rafforzare il gruppo azzurro e accrescere il movimento con esperienza e uniformità. In sintesi il raduno è scuola ed esame, lavoro con paga in ori, argenti e bronzi, se verranno. La fatica è tanta, tantissima, ma l’obiettivo finale si stampa nel cervello e nei muscoli, portandoti ancora un po’ più in là. 

Il programma è molto impegnativo, si lavora allo sfinimento” ammette Sarama se lo affronti con la testa, porta davvero frutto”. Doppi allenamenti, carichi maggiori, tirate estenuanti: ora Sara e Filippo possono contare e insistere sulla buona base che si sono fatti in Canottieri Moltrasio, origine e ritorno del loro essere vogatori. Alberto Tabacco, il loro allenatore “a casa”, lascia libere le sue colombe: “In Società si arriva fino a un certo livello, poi, per crescere non ti basta più, perché non hai riferimenti. Ai raduni lo specchio sono i tuoi compagni/avversari e in gruppo con i migliori non è facile essere il primo della classe. Poi non hai tempi morti, distrazioni: ti alleni direttamente”. Hai giusto i 600 km di trasferimento Moltrasio-Piediluco, ma poi i km e le ore sono solo quelle in barca, al remergometro, in palestra. “A casa mi alleno bene perché il lavoro è identico” precisa Sara “però a casa sono spesso sola, qui ho il costante confronto con ragazze della mia età: per esempio fare fondo con a fianco qualcuno che cerca di superarti è molto più stimolante per il fisico e per la mente”. 

Stimolo e fatica anche per Filippo che dopo soli tre raduni (quello in corso è il quarto), sale e scende tra le barche under23 e le senior: “Sono contento di essere ancora nel gruppo senior, ma posso migliorare ancora molto: per esempio in questi giorni mi hanno cambiato di bordata, mettendomi dispari. Un po’ di stanchezza, ormai è normale, spero ci facciano scaricare un po’ per le gare della TRio, ma non ne sono così sicuro!”. 

Segreti e strategie da raduno, prendere o lasciare!

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