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giovedì 8 maggio 2014

Elmo’s diary: gli otto tra gli yacht!



Sabato 3 maggio si è svolta la Windermere Cup, una delle più importanti gare dell’anno, che apre ufficialmente la stagione remiera qui a Seattle. Importante non tanto per il nostro risultato (secondi), fine a se stesso, ma per tutto ciò che la circonda. È una delle gare di canottaggio sui 2000 metri più seguita al mondo, seconda probabilmente solo alle Olimpiadi. I tifosi arrivano infatti ad essere 50.000 con una giornata di sole (quest’anno pioveva, mannaggia, ma c’erano comunque diverse decine di migliaia di persone!). 

Il campo di gara è fantastico: si parte nell’ampiezza del Montlake Cut mentre gli ultimi 500 metri si corrono in uno stretto canale dove il tifo non ha nulla da invidiare a quello di uno stadio. La cosa più impressionate sono però i primi 1500 metri: in mezzo al lago, il percorso è delimitato da centinaia di yacht ancoranti l’un l’atro, pronti a tifare urlando tra un BBQ e una birra (forse anche piu’ di una birra, considerando l’euforia...). 

Quest’anno però c’era qualcosa in piu rispetto alle edizioni passate. La “Gara” che tutti attendevano era la sfida tra i “Varsity 8+”, cioè l’imbarcazione A di ciascuna Università (su cui io potrò provare a salire solo a partire dall’anno prossimo, essendo ora ancora una matricola). In questa edizione la nostra Università ha invitato a competere per la conquista dell’ambita Windermere Cup nientemeno che la Nazionale Inglese Senior, che comprendeva atleti vincitori in Corea lo scorso settembre dell’oro mondiale assoluto. Il risultato sembrava scontato in favore dei britannici, e così è stato, però la sorpresa è stata che la regata si è risolta solamente negli ultimi 500 metri e con un distacco di appena 2 secondi!! C’è poi da aggiungere come nella gara femminile le inglesi siano state letteralmente distrutte dalle nostre ragazze “purple and gold” con un distacco superiore ai 3 secondi. Impressionante

È fantastico constatare come il lavoro della nostra Università sia paragonabile a ciò che può fare una Nazionale di vertice mondiale, come la Gran Bretagna. Dopo la gara poi siamo riusciti, grazie ad un’amico, a salire su uno degli yacht in cui la festa, iniziata durante le regate, continuava senza sosta. Tutti insieme per celebrare il successo dell’University of Washington: si scavalcava tra una barca all’altra, tra una coca-cola e l’altra... Ora un week-end di “pausa” e poi tra 2 settimane voleremo verso Sacramento in California per i campionati della costa occidentale in cui ci giocheremo la qualificazione per i campionati nazionali. 

A presto, 
Elmo from the USA

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