Felice o no? È così che voglio iniziare a raccontarvi questa nuova parentesi della mia vita americana.

Forse però, più che sfinito, ero pensieroso, combattuto. Andare in California avrebbe significato poter stare solo due settimane a casa con Papà Angelo, Mamma Cristina e la famiglia moltrasina (sì sì Lele, ti conto nella tribù bianconera ormai).
In realtà tutti quei ragionamenti da “post-2000” poco importavano. In or Out. San Diego o Vacallo. Era tutto una “Double Win situation”. Sarei stato contento in ogni caso.
Alla fine vinse San Diego: il mio nome era nella lista e quindi vacanze italo-elevetiche corte.

Sfortunatamente però dopo un panettone e l’altro, una polentata e una (una?! -*bugia*-) partita a calcio, il 26 dicembre, mentre tutti ancora dormivano dopo l’abbuffata natalizia io ero già in aeroporto. Malpensa-Londra, Londra-Seattle. Una rapida dormita nel mio appartamento a Seattle, cambio di valigia e via. Seattle-San Diego. La settimana in California è stata davvero incredibile. Non saprei bene da dove iniziare a raccontare e quindi… mi prendo un po’ di tempo. Vi lascio qualche foto per fantasticare e appuntamento tra qualche giorno per il seguito del diario.

TU BI CONTINUED
Elmo from the USA
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