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sabato 19 settembre 2015

Campionati italiani: l’oro che conta e l’oro che arriverà

L’ultima vacanza, l’ultima fatica: l’insolita data settembrina dei Campionati Italiani Senior e Junior di Ravenna è stata fine e inizio di tante cose. Nel weekend che anticipava per molti la ripresa della routine lavorativa e scolastica, si è di fatto chiusa la stagione, tra defezioni e stanchezza, creando però moti d’orgoglio e di stima, obiettivi prossimi o futuri

Un oro in cassaforte ancor prima di incassarlo, grazie a Sara Magnaghi, un argento che arricchisce la collezione di Filippo, Guglielmo e Giorgino e la rende ugualmente splendente, due bronzi nei due quattro senza, ciligina e boccone amaro di una torta che, golosa com’è ormai la Canottieri Moltrasio, speravamo forse con più strati e candeline. 

Ma il merito della spedizione va come sempre a coach Alberto, che ha saputo concentrare e rilassare i ragazzi, alternando mare e allenamenti, remi e piadine, studiando equipaggi da finali dirette per creare il picco di adrenalina e non disperdere energie. Solo Sara in singolo Senior ha avuto l’ansia da batteria, spazzata via in quattro palate. 

Proprio il cigno ferito della Nazionale e della Canottieri Moltrasio ha aperto le giostre, ma la sua e la nostra Mirabialandia non sono curve, inerzia e schiamazzi, come avviene sui vicini ottovolanti a fianco della Standiana, ma è linearità, spinta e silenzio

Ormai dopo tre titoli italiani consecutivi in singolo, sembra tutto dovuto, ma tornare in equilibrio da sola su due remi, tornare a pensare “io e la mia barca”, tornare a credere e dimostrare “sono la più forte”, non era facile dopo aver visto sfilare via ai Mondiali equipaggi di tutti i colori e i sogni olimpici. Eppure ai 500 metri Sara era già avanti, la gara era tutta dietro di lei, giusto contro il cronometro si poteva lottare. Alla fine ritorna l’oro, ritorna Sara, ritorna Abbagnale a guardarla negli occhi e darle un buffetto che Sara saprà ricambiare a tempo debito. 

Arriverà anche il tempo per vedere Filippo Mondelli e Guglielmo Carcano sul gradino più alto del podio: paradossalmente entrambi hanno già raggiunto l’oro mondiale, ma sono ancora alla ricerca di quello tricolore. A loro piace vincere difficile. A Ravenna è arrivato il settimo argento della loro carriera italiana, nel due con, timonati dall’inseparabile e insostituibile Giorgino Crippa. Davanti a loro l’equipaggio del Savoia con quel Matteo Castaldo che ha salvato e indorato i Mondiali di Aiguebelette. 

I bianconeri, il biondo e il moro, ci hanno provato fino alla fine, stufi di perdere il conto delle medaglie e dei piazzamenti italiani, ne basta una, quella giusta, quella d’oro. E invece anche Ravenna li costringe a continuare con il pallottoliere d’argento, ma a noi piace contare anche così, con costanza e perseveranza. 

A riposo i Senior, tocca agli Junior. Il quattro senza di Elisa Mondelli, Ludovica Braglia, Marta Barelli e Desirèe Bernasconi esce bene, lo speaker lo annuncia, lo esalta, poi quando anche la tribuna lo addocchia i remi rallentano, le avversarie raddoppiano e il bronzo diventa inaspettatamente la conquista. Brave lo stesso a Marta e Desirèe che, categoria ragazze, hanno rivaleggiato in una gara che è già alla loro altezza. 

Brave a Ludovica ed Elisa nella loro eterna stagione, passata per un argento mondiale, e chiusa con qualche dolore che non ha impedito di vederle poco dopo sul 4 di coppia. A bordo con loro questa volta Maria Caruana e Anna Morganti. Ultima gara per Moltrasio, le gocce ormai cadono e spengono gli ardori. Ancora grinta, ma quarto posto. Un 4x moltrasino ha già timbrato il cartellino tricolore, negli Under23 a giugno: ritentare più avanti. 

L’anno prossimo anche Andrea Barelli ed Ervin Bushi ci riproveranno, ad armi pari: in questa occasione hanno remato da ragazzi nel due senza junior, hanno bevuto un po’ d’acqua di rincalzo (7° posto), ma entrambi avanzano da veri canottieri. 

L’ultima immagine di questi campionati italiani è stampata dalla “barca degli dei”: ribattezzato così il 4- Junior maschile, senza la pretesa di essere nell’Olimpo, ma con la volontà di raggiungere la perfezione. Mattia Magnaghi, Matteo Della Valle, Miles Agyemang-Heard e Patrick Rocek, se vogliamo abbreviare i Ringo Boys, hanno conquistato un altro bronzo per Moltrasio, un altro “oro” per loro. 

Dopo l’impresa alla Coupe de la Jeunesse di Mattia e Matteo, terzo posto in volata, stessa barca, stesso ardore, ecco di nuovo quella vogata studiata ed esercitata per raggiungere il podio, per avvicinarsi agli altri, CUS Ferrara e Firenze, che però sul pontile di sbarco sono già alla pari, in un abbraccio o in una stretta di mano. 

Un bottino romagnolo (un oro, un argento, due bronzi con soli 6 equipaggi) che permette di staccare la mente dal canottaggio per qualche ora, qualche giorno, qualche allenamento. Quando si ricollegherà, sarà di nuovo canottaggio e speriamo sia un nuovo canottaggio per tutti!

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